
Road to Sziget 2017 – Chapter 4: Győr – Esztergom (117 km)
08/08/2017 – Partiamo di buon’ora in una bella ma calda giornata di sole. E’ la tappa più lunga del nostro viaggio e cerchiamo di ottimizzare i tempi, a partire dalla colazione (non senza malumori tra le truppe).
Uscire da Győr è semplicissimo: ad ogni svincolo troviamo delle frecce disegnate a terra che indicano la direzione corretta. In pochi minuti usciamo dal centro abitato per immergerci nella campagna ungherese.
Questa parte del percorso si sviluppa in parte su ciclabile e in parte su strade secondarie a basso traffico. Ci sono un po’ di saliscendi, alcuni tratti sterrati molto divertenti, qualche curva in più… apprezziamo questa briosa varietà e procediamo rapidi.
A causa di un’inconveniente al campo mobile (localizzato a Bratislava) veniamo pesantemente ritardati. Non entriamo nel dettaglio del problema, ma perdiamo circa 1 ora e 30 minuti.
I nostri eroi alle prese con il problema…
Cerchiamo di ottimizzare con un pranzo al sacco (panini e salame ungherese acquistati al supermarket). Durante la pausa pranzo facciamo amicizia con due cicloturisti milanesi, con cui scambiamo volentieri aneddoti di viaggio e battute a due ruote.
Arriviamo quindi a Komarno / Komarom, città slovacco-ungherese, separata dal Danubio.
Non c’è molto da vedere, e siamo anche in ritardo sulla tabella di marcia, quindi proseguiamo verso Esztergom. Da qui in avanti il percorso della Eurovelo 6 viene a mancare e siamo costretti a pedalare lungo una trafficata strada statale, per giunta funestata da un pessimo fondo asfaltato.
L’umore degli uomini è basso, a causa degli inconvenienti e della mancanza di poesia di questo tratto.
Verso il finale di tappa ricompare la ciclabile e il sorriso. Manca poco all’arrivo e la prospettiva di una birretta scalda gli animi. L’ambito premio arriva poco dopo. Raggiungiamo il centro città e troviamo un bel baretto in piazza, dove possiamo riposarci e dissetarci.
Esztergom, in italiano Strigonio, è una tra le città d’interesse storico d’Ungheria. Prima di fermarci riusciamo a passeggiare nella Città Bassa, ricca di edifici barocchi.
Le ultime energie della giornata le destiniamo alla salita per arrivare alla Cittadella, dove possiamo ammirare l’imponente Cattedrale di Nostra Signora e di Sant’Adalberto simbolo della città che misura 118 metri per 49 metri, con una cupola di 33 metri di diametro e 71 d’altezza con 24 colonne, la facciata con 8 colonne alte 21 metri (grazie Wikipedia).
Lo sforzo patito per salire (la salita è discretamente ripida) viene però ricompensato da una superba vista sul Danubio alla luce del tramonto.
Nota di merito all’ottima cena a base di specialità ungheresi presso un ristorante dall’evocativo nome Mediterraneo. Troveremo qui anche i nostri amici milanesi, con cui condivideremo una meritatissima birra.
Bellissima e suggestiva, in particolare di notte, la vista dal ponte che unisce Strigonio alla sua corrispettiva slovacca.
Lasciato il nostro Spider Man a vigilare sulla città, ci prepariamo per la tappa finale