Road to Sziget 2017 – Chapter 1: Wien

04/08/2017  – Ci siamo. L’allenamento è stato fatto (più o meno); il piano d’azione è stato preparato (più o meno); le mappe GPS sono pronte (più o meno)… la partenza comunque è fissata alle ore 21:00 da Parabiago, dalla caverna del buon Bat-Robi.

Obbligatorio un brindisi pre-partenza, che si prolunga fino alle ore 24:00, quando, finalmente partiamo in direzione Austria.

       

Raggiungiamo Vienna a metà mattinata, scarichiamo le bici e ci dedichiamo alla visita su due ruote della capitale asburgica.

In principio fatichiamo a raggiungere il centro: il quartiere in cui abbiamo lasciato le auto è un dedalo di viuzze e sensi unici, che noi imbocchiamo rigorosamente contromano.
Una volta in centro, scopriamo che esiste un comodo e ben segnalato percorso, la pista ciclabile panoramica del Ring che permette di costeggiare il centro storico lungo i suoi maestosi viali, passando davanti alle più importanti attrazioni di Vienna.

La nostra visita comincia dal Duomo di Santo Stefano (Stephansdom), uno dei simboli della città. La Cattedrale gotica è del 1147, anche se venne modificata, ampliata, bombardata, ricostruita diverse volte nel corso della sua storia.
Non entriamo a visitare l’interno, perché sedotti dalle caffetterie che animano la zona circostante e dal meno spirituale bisogno di fare colazione. Siamo a Vienna da poco più di un’ora, ma già possiamo gustare due specialità: un’ottimo Apfelstrudel e la tipica Sachertorte.

Seguendo il percorso ciclabile interno raggiungiamo il maestoso complesso della Hofburg, costituito da una serie di residenze a palazzi tra loro apparentemente distaccati, la Cappella Imperiale (Hofkapelle o Burgkapelle), il Naturhistorisches Museum ed il Kunsthistorisches Museum, la Biblioteca Nazionale Austriaca (Hofbibliothek), il tesoro imperiale (Schatzkammer), il Burgtheater, la Scuola di cavalleria spagnola (Hofreitschule), le stalle imperiali (Stallburg e Hofstallungen), ed il centro congressi Hofburg.

Ci divertiamo ad attraversare i cortili e le piazze di questo magnifico complesso architettonico in bicicletta (e la Polizei muta…).

      
Minchia Brumotti!

Visitati gli splendidi giardini antistanti e la Heldenplatz, ritorniamo sulla ciclabile del Ring. Da lì possiamo ammirare la facciata neoclassica del Parlamento di Vienna per poi proseguire verso l’altro simbolo della città: il Rathaus. Il municipio è stato costruito nel 1883 e rappresenta uno dei più noti esempi di architettura neogotica in Europa.

Nella piazza antistante il municipio si svolge il festival del cinema, che propone vari spettacoli, dall’opera alla musica contemporanea. Nella piazza stessa del monumento sono stati allestiti stand gastronomici per tutti i gusti.

Il festival contribuisce a dare vitalità a una capitale che non si esaurisce nell’austerità e nella maestosità dei suoi monumenti, ma che dimostra di saper sfruttare la sua storia e la sua cultura per offrire degli spazi perfettamente a misura d’uomo, nonché splendidamente usufruibili nelle calde serate estive.

Con questa atmosfera è facile cedere alla tentazione di una birretta fresca.

Prima di rientrare alle auto per sbrigare alcune faccende burocratiche (check in in Hotel), ci fermiamo a pranzare. Tra le varie prelibatezze, assaggiamo il primo Goulash (rigorosamente “alla Viennese”) della vacanza.

Arrivati in Hotel e sbrigate le faccende, ritorniamo in centro (questa volta con la metropolitana) per goderci la città con le luci del tramonto.
Ceniamo in uno degli stand di fronte al municipio, con un’altra specialità locale, la Wienerschnitzel. Birra alla mano, assistiamo anche allo spettacolo serale: in programma Johann Strauss – Die Fledermaus.

Torniamo all’Hotel passando per puro caso dal Wiener Prater: rimaniamo piacevolmente sorpresi da questo parco dei divertimenti, tra i più famosi e antichi in Europa; non solo per la sua estensione e per la quantità di attrazioni, ma soprattutto per l’atmosfera sognante e nostalgica della sua parte più “vintage”.

Vienna ci è piaciuta in questa breve visita, nonostante non abbiamo potuto dedicare tempo a visitare altri luoghi simbolo della città, come il Castello di Schoenbrunn o il Belvedere (a questo penseranno nei giorni successivi le nostre accompagnatrici).

Purtroppo i Bikelanders non sono capaci di stare fermi nello stesso posto troppo a lungo e sono già pronti per la prossima tappa:

<Road to Sziget – Chapter 2: Wien – Bratislava>