Alpe D’Huez (F)

Trovandomi in Francia, Alpe D’Huez, ho l’occasione di fare un giro nel paradiso della VTT (Velò Tout Terrain), conosciuta in tutto il resto del mondo come Mountain Bike.
Sono lì per motivi di lavoro, in occasione della Megavalanche , una gara di downhill famosa in tutta Europa, dove circa 600 persone fuori di testa scendono in bicicletta da un ghiacciaio all’altezza di 3.300 metri e arrivano a valle all’altezza di 800 metri.
Riesco però a ritagliarmi qualche oretta per provare l’ebbrezza delle piste.

La mattina mi sveglio presto, noleggio una “scassona” (per risparmiare) e salgo con la funivia. Mi rendo subito conto di non essere equipaggiato per questo: i miei compagni di cabina sono tutti dotati di robustissime bici bi-ammortizzate, casco integrale e protezioni complete. Io, con un paio di pantaloncini, una maglietta e il casco della Chicco, comincio a sentirmi a disagio.

    

Prima di iniziare a scendere mi faccio un giro e affronto qualche ripida salita sia su strada che su sentiero.

       

Comincio quindi la discesa, percorrendo un tratto del percorso di gara. Non vado male, ma l’effetto è quello “vecchina col cappello in autostrada”. Verso la fine prendo un po’ di confidenza con la bici e mi cimento in qualche salto, ma, dopo aver rischiato un paio di volta la vita, decido di continuare a darle del “lei”.

Il downhill puro non fa molto per me, e mi dedico ad esplorare la zona al di sopra dell’arrivo della funivia (nda: sono risalito in bici, non ho preso la funivia, fino a 2300 metri. Salita non simpatica, ma in alcuni casi meglio della discesa).

      

Giro circa 3 ore, che impegno sia in discesa che in salita. Non c’è che dire, tanto divertimento, un po’ di fatica e paesaggi stupendi. Complice la località stupenda, una giornata magnifica e l’atmosfera carica di passione per le due ruote.