
Bikelanders 2019
E’ stato un biennio concitato per noi Bikelanders: matrimoni, nuove occupazioni, nuove case, trasferimenti, ma di certo non ci siamo persi di vista e non abbiamo abbandonato le nostre passioni principali: la birra e le ruote grasse.
Non abbiamo dimenticato di dedicare anima, corpo e fegato alla bicicletta, anche se, ammettiamolo, si tratta più che altro di avventure in solitaria, culminate nella splendida Spoleto-Norcia del 2018, iniziata con una sbronza epocale fino alle 5 del mattino e conclusasi con i tremendi crampi di Ali sul finale (ripensandoci, poteva andare peggio…).
Di seguito un riassuntino di qualche nostra escursione:
Valle del Boia – Cross Country dei Parchi
Finalmente dotato di traccia GPS corretta e sfruttando il percorso di gara (effettuatasi qualche giorno prima) percorro questo trail molto divertente, che, in pochi chilometri offre una grande varietà di terreni e tante occasioni di divertimento, compresi alcuni single track davvero gustosi.
Rifugio Carabelli – Cross Country dei Parchi
Percorso più volte negli ultimi due anni (in solitaria e in compagnia), ottimo per allenarsi un po’ su sterrato, offre qualche bella discesa ed è soprattutto vicino a casa.
Vinago – Cross Country dei Parchi
Chiudiamo il trittico del CCdP con questo percorso a Vinago, che purtroppo non offre grandi spunti d’ispirazione, deturpato da interruzioni di percorso, tratti poco pedalabili, pericolosi attraversamenti di strade trafficate e, soprattutto, insetti e tafani.
Cerro Maggiore – Marcello Bergamo Cup
Percorso che è stato teatro di qualche gara in passato, gira nei boschi, prevalentemente in piano, tra Cerro e Uboldo, con qualche single track fittizio per dare un po’ di brio.
Campo dei fiori – Osservatorio Astronomico
Storica ascesa, che permette di godere del bellissimo panorama del Varesotto, specialmente al tramonto. Il prezzo? Una lunga e faticosa salita, con tratti spaccagambe al 13% e un ultimo strappo al 20%!
Anello del Monte Pelada
Gita tra le modeste alture nei pressi del lago di Comabbio. La salita al monte Pelada offre degli ottimi strappi per scaldare le gambe. Peccato per il sentiero interrotto dagli alberi caduti, che obbliga a salire fino alla cima per “la direttissima” – ovviamente molto ripida. Discesa divertente, ma anche faticosa, a causa del fondo scassato!
Alpe Sacchi
Bellissima salita fino a oltre 1200 metri, per godere degli splendidi scorci sul Lago d’Orta. Si inizia a risalire su asfalto fino ad Arolo, poi si prende una forestale che in breve porta in quota, con tratti molto faticosi per via del fondo sdrucciolevole e per alcune pendenze. Dall’Alpe Sacchi comincia la discesa, che poco si sposa con una front molto rigida da XC. Bello il Single Track, molto lungo il tratto di sterrato, specialmente per le braccia, ma sono caduto solo una volta (e con lievi danni).
Anello del Pescone
Giro facile nei pressi del Lago d’Orta, che permette di risalire fino alla sorgente del Pescone tramite strade poderali, sentieri e asfalto, per poi scendere rapidamente lungo il fiume e tornare sul Cusio.
Sentiero del Tenore e dorsale RTO
Bel percorso che, da Castelseprio, risale il fiume Tenore fino a Morazzone, su un fondo sempre divertente e ben battuto (con eccezione per alcuni guadi discretamente sassosi e scomodi). Arrivati a Morazzone si scende a Lozza, per poi risalire da una sterrata pietrosa e faticosa e imboccare la dorsale. Il sentiero offre dei bei single track, dove possiamo provare qualche salto e qualche curva al limite, per poi scendere nuovamente a Castelseprio.
Non vanno inoltre a referto le mirabolanti avventure dell’Aliverti sui Colli Bolognesi, di cui non resterà traccia nelle Scritture, ma forse qualcosa su Strava; le fughe dai leoni kenyoti del Robi a piedi, in bici o in tuc-tuc; le gesta del Tave, onnipresente a tutti i peggiori concerti di Caracas e del milanese!